Archive for the ‘mondo’ Category

Olimpiadi a Soci (Arezzo), roba da #teamgrulli

venerdì 7 febbraio 2014

Non scrivo da anni e dovrei ricominciare a farlo, almeno di tanto in tanto.

Oggi non posso farne a meno, dopo queste 24 ore di “zingarata” dedicata allo scherzo sul “caso Soci”. Anch’io, come i miei compagni del #teamgrulli confesso di aver contribuito alla riuscita (inattesa) di questa “grullata”.

Trovate qui tutti i dettagli:

Olimpiadi a Soci (Arezzo), roba da #teamgrulli.

Alla prossima! 🙂

 

viaOlimpiadi a Soci (Arezzo), roba da #teamgrulli.

Erich Mühsam

mercoledì 22 aprile 2009

Il gran male di cui l’umanità va liberata è la tendenza a compiacersi delle formule consacrate, che equivale poi alla mancanza di fiducia nella propria coscienza. Una volta emancipata dalla credenza cieca e passiva nelle formule, la sapienza dell’uomo potrà manifestarsi liberamente. Ma allora essa lotterà ancora per innalzarsi dalla scienza imparaticcia alla saggezza animata dalle pulsazioni della vita.

Erich Mühsam

Pesci di aprile

mercoledì 1 aprile 2009

No, non è il consueto post di rassegna dei pesci di aprile e mi dolgo di non aver nemmeno postato qualcosa di divertente in tema.

Ma ormai è tardi e quindi preferisco scrivere per chiedervi di riportare i pesci più geniali, magari tra  quelli meno “famosi”, reali o virtuali che siano.

Non siate timidi! 😉

Mentre pensate a cosa riportare, potete gustarvi questo!

Il verbo

lunedì 30 marzo 2009

Riporto dal blog di Alessandro Gilioli:

“Il presidente è a vita e rappresenta il partito, ne dirige il funzionamento e la linea politica e programmatica. Sceglie i 34 membri dell’ufficio di presidenza, sottoposti al voto del Congresso ma con una lista unica senza nomi alternativi. Convoca e presiede lo stesso ufficio di presidenza, la direzione e il consiglio nazionale. Ne stabilisce l’ordine del giorno, procede alle nomine degli organi del partito e assume le definitive decisioni.

Questo è lo Statuto del neonato Pdl: palesemente ispirato a quello del partito comunista nordcoreano, e del resto approvato con una maggioranza del 99,99 per cento (cinque no su oltre cinquemila votanti).”

I tempi ormai sono maturi per un bella graphic novel di Guy Delisle sull’Italia. Dopo Cina, Corea del Nord e Birmania, adesso tocca a noi!

Kim Il Sung

Kim Il Sung

(Foto di yeowatzupAlcuni diritti riservati)

Si salvi chi può!

lunedì 15 settembre 2008

big band pisano

Ora ho capito tutto!

Regole?

lunedì 8 settembre 2008

Ho seguito, in preda a un misto di piacere e rabbia, la puntata di stasera di Blu notte, in cui Carlo Lucarelli ha affrontato la “rivoluzione di Tangentopoli”. Continuo a scuotere la testa perplesso e sfiduciato, ripensando a quanto sembrino lontani quei momenti e a quanto poco sia cambiato (se non in peggio), e mi imbatto in queste parole, tratte dal nuovo libro di Gherardo Colombo. Le riporto qua, senza aggiungere altro.

“All’angolo di una via c’è una salumeria. Entra in negozio un vigile urbano, ha il compito, tra l’altro, di verificare la bilancia. Dopo alcune allusioni, mezze frasi, e occhiatine, il vigile esce con un paio di borse della spesa ricolme. Le ha avute gratis e in cambio non ha controllato nulla. Il negoziante può continuare a vendere la carta della confezione allo stesso prezzo del prosciutto. Due piani sopra, nello stesso edificio, una signora sta pagando l’idraulico che le ha appena aggiustato il rubinetto. “Se vuole la fattura sono centoventi euro, se non la vuole novanta, un piccolo sconto.” “Faccia senza fattura, non mi serve, grazie per lo sconto.” A due passi c’è l’ufficio delle imposte. Un distinto signore sta parlando con il funzionario a proposito di una presunta evasione. Dopo un po’, quando ha capito che non rifiuterà, gli fa scivolare tra le mani una busta piena di denaro. Ancora qualche scambio di battute, si stringono la mano e si salutano: l’evasione è scomparsa. Poco più in là c’è una banca. Entra un cliente, titolare di conto corrente. Saluta il cassiere, apre la valigetta che porta con sé e pone sul banco una serie di mazzette di banconote. Il cassiere, allertato dal direttore, gli suggerisce il sistema per depositarle sfuggendo ai controlli antiriciclaggio. Intanto nella stessa banca, negli uffici della dirigenza, si approva l’idea di suggerire ai clienti meno importanti l’acquisto di bond che diverranno presto carta straccia.

Due isolati più in là c’è il palazzo di giustizia (i lavori di sopraelevazione sono stati assegnati all’impresa che ha versato una cospicua tangente). Un avvocato e un giudice stanno mercanteggiando l’esito di un processo che riguarda persone potenti. Nelle prigioni vicine un altro avvocato millanta al cliente le sue entrature con il gip che segue il processo: “Sei messo male, ma la libertà è cosa fatta con un adeguato regalo al giudice”. Nel suo studio, un altro avvocato, riceve un nutrito “fondo spese” senza fattura, esentasse. Un paio di chilometri più in là, allo stadio, c’è la partita. L’arbitro fischia un rigore assai dubbio a favore della squadra di casa, dai cui dirigenti aveva ricevuto qualche giorno prima in riconoscimento della sua competenza un bell’orologio di marca. La sera, in un luogo appartato, l’esponente di un grande partito riceve una borsa dal dirigente dell’impresa capofila nella costruzione della metropolitana. Sono le tangenti meticolosamente raccolte fra tutte le società che partecipano ai lavori. Chi le riceve chiama al telefono i colleghi degli altri partiti che contano: “Ci vediamo domani”, e l’indomani il denaro viene spartito secondo tariffe prestabilite, un tanto ciascuno, a percentuale variata a seconda del peso politico. La sera tardi, in una strada di periferia, un distinto signore contratta le grazie di una ragazzina “importata” da un paese più povero con l’inganno e ridotta tramite violenza e minacce in condizioni non lontane dalla schiavitù.

La mattina seguente nell’ospedale civile vengono impiantate valvole cardiache che si dimostreranno difettose, il cui acquisto era stato accompagnato (anche quello) da tangenti. Frattanto alcuni medici di base prescrivono ai loro clienti esami dei quali non hanno bisogno, da effettuare in cliniche private con spese a carico della regione, o specialità di industrie farmaceutiche che già li hanno invitati al convegno – weekend tutto compreso per medico e famiglia – in una rinomata località balneare. In una caserma vicina il maresciallo della fureria si porta a casa, ben confezionato per essere conservato in freezer, un quarto di bue destinato alla mensa sottoufficiali, e nei locali del comando si perfezionano contratti d’acquisto per forniture di dubbia utilità, in cambio, anche qui, di un po’ di denaro contante. Tre strade più in là c’è un cantiere edile: bussa agli uffici l’ispettore del lavoro, dovrebbe controllare presenza e adeguatezza delle misure antinfortunistiche. Gli mettono in mano un elenco di oggetti (elmetti, cinture di sicurezza, scarpe antiscivolo) e una busta (di soldi), compila la sua certificazione di regolarità del cantiere e se ne va. All’istituto delle pensioni c’è qualcuno che falsifica i dati al computer di chi l’ha pregato (con obolo) di farlo apparire professionalmente più anziano di quello che è. Senza neanche chiedere un compenso, il medico di base rilascia su richiesta telefonica un certificato di malattia al dipendente pubblico che si è allungato un po’ le vacanze. Il titolare delle pompe funebri ha stabilito un accordo con gli infermieri dell’ospedale: un tot per la notizia in esclusiva di ogni decesso. Intanto il benzinaio ha apportato qualche modifica agli erogatori di carburante, per lucrare quasi impercettibili differenze di prezzo per litro, che diventeranno sommette alla fine della settimana; i sottoufficiali della polizia tributaria sono addolciti dalla solita busta e il loro controllo dei conti della grande compagnia darà risultati del tutto regolari. La marca del cibo alla mensa scolastica è scelta in cambio di soldi; sempre per soldi qualcuno consente che in carcere entri qualche stupefacente; agenzie di pubblicità e di consulenza aiutano i loro clienti a creare fondi occulti, restituendo in nero parte del prezzo delle prestazioni. Irreprensibili imprenditori si rivolgono al crimine organizzato per far sparire i rifiuti tossici e pericolosi prodotti dalle loro aziende. Un giornalista decanta sul proprio giornale pregi e virtù del tale oggetto, dopo essere stato adeguatamente invogliato; si costruiscono e ricostruiscono alcune autostrade perché è stato lesinato il cemento; si truccano i concorsi per essere ammessi all’università; si rendono edificabili terreni che dovrebbero essere destinati a parco (ancora in cambio di soldi); si paga per farsi assegnare la costruzione della pista del nuovo aeroporto, per essere preferiti nella fornitura di materiale ferroviario, per ottenere un posto al cimitero.

Poi, c’è la mafia. C’è chi una volta al mese (là dove la mafia è più forte) passa tra i vari negozi e le imprese per raccogliere il “premio dell’assicurazione contro gli atti vandalici”, la tariffa della “protezione” garantita a chi non si oppone alla riscossione. C’è chi si infiltra nelle istituzioni, chi chiede e ottiene per la mafia la propria parte negli appalti. C’è chi traffica droga, e chi esseri umani. C’è anche (talvolta, ma c’è) chi fa degli accordi anche a bassi livelli: il poliziotto che tira a campare, e riceve favori (denaro, coca, ragazze compiacenti) in cambio di chiudere un occhio.

Trionfano il sotterfugio, la furbizia, la forza, la disonestà sotto l’apparenza delle leggi uguali per tutti, del rispetto per ogni diritto di base. Coloro si attengono alle leggi formali (che non è detto siano pochi) sono scavalcati ogni giorno da chi non le osserva”

Ukulele Orchestra of Great Britain

mercoledì 2 luglio 2008

Ringrazio l’amico Emi per avermi fatto conoscere i pazzi scatenati della Ukulele Orchestra of Great Britain, facendomi vedere il loro dvd “Anarchy in the Ukulele” (gran titolo!). Non solo sono gran virtuosi dello strumento, con un repertorio di cover di notevole prestigio, ma sono anche personaggi unici sul palco e protagonisti di gag particolarmente divertenti durante l’esecuzione dei brani.

Eccoli alle prese con un classico di Ennio Morricone:

E in un duetto che mi fa scompisciare dal ridere:

Sul tubo poi ho scoperto anche una performance dell’anno scorso nientemeno che con i Kaiser Chiefs!

Con questi video e molti altri ho appena scatenato il delirio in ufficio.

Reality e vocazioni

martedì 1 luglio 2008

PreteCi hanno battuto. I francesi ci hanno battuto e non siamo noi, provincia vaticana, a poterci vantare del primo esperimento di reality show dedicato ai preti. Leggo infatti, nelle ultimissime dell’UAAR, che “L’idea è venuta alla diocesi francese di Besançon e dovrebbe servire a far fronte alla crisi delle vocazioni: un reality show per aspiranti sacerdoti. E’ nato così “Prêtres Academy”, scuola per preti.”

Chissà se ci saranno folle oceaniche e vocianti alla selezioni, come succede ormai per ogni tipo di spazzatura show!

Riff-Raff: 1991-2008

mercoledì 25 giugno 2008

Di anni ne sono passati tanti, ma la situazione è sempre la stessa, quando non è peggiorata.

Larry: Can anyone explain to me why someone’s got to make a profit every time you boil a kettle, every time your kid has a drink of water or every time a pensioner has a warm by a gas fire?

La depressione poi…

Susan: Do you ever get depressed?
Steve: No, depressions are for the middle classes, the rest of us have got an early start in the morning.

Riff-Raff (1991)

Legge marziale?

lunedì 16 giugno 2008

Dopo le leggi razziali, adesso anche i militari nella città, il tutto per fingere di garantire una sicurezza che non ci sarà, contro una mancanza di sicurezza fasulla e costruita ad arte. A quando l’istituzione della legge marziale?

Leggo poi che saranno “scelti tra coloro che parteciparono alle missioni di pace“? Si riferiscono forse al nostro splendido intervento in Somalia? del resto in Italia ci dimentichiamo quello che è successo ieri, figuriamoci se possiamo riuscire ad andare oltre i dieci anni…

Giustamente Crisis si chiede “Qualcuno ha voglia di protestare, per caso?”